Nell’afoso mese d’agosto ho pensato di passare qualche giornata in Riviera, ma non prima di apparire a uno degli incontri del Smart Digital Fridays del Club del Sole Digital Hub. Ho fatto due chiacchiere molto interessanti con Michela Marzoli, SEO e SEM Specialist al Club del Sole.
Le nostre chiacchiere estive, tra vestiti freschi e mascherine, hanno toccato il Multichannel Advertising, i Modelli di Attribuzione delle conversioni e alcune mie suggestioni sullo Smart Working Village.
Oggi vorrei raccontarti i 5 aspetti che mi sono piaciuti dello Smart Digital Fridays:
1. Semplicità, che non vuol dire semplicistico.
Abbiamo parlato di adv multicanale partendo dalle basi. In questi mesi ne ho parlato più volte, oltre che con i miei clienti, anche ad alcune classi che ho tenuto per Studio Samo e SEO Zoom. Mi piace sempre partire dalla base della piramide per poi salire. Quindi vediamo cos’è. Si tratta “semplicemente” di vivere il mondo online con la testa: devo presidiare i canali, ma con la testa. Sto su TikTok, su Amazon e su Spotify, su tutti e tre porto avanti il core della mia realtà, ma non copio e incollo il contenuto, né gli obiettivi da raggiungere. Ogni piattaforma risponde a una domanda (espressa o latente) dell’utente. Espressa quando la cerchiamo, latente quando compare senza chiedere esplicitamente.
2. Linearità, logica e dati muovono i ragionamenti.
Ci siamo chiesti come mai serva fare l’adv su multicanale e siamo partiti dal buon senso. L’adv multicanale segue la customer journey del cliente e il cliente non sta mai su una sola piattaforma. Si muove, guarda, scopre, legge, condivide. Quando si fa una promozione su Amazon non basta, serve ci sia su Google, sui social e così via. Se non lo presidi, lo farà qualcun altro! Sembra ovvio, ma bisogna partire dal target, mettendosi nei suoi panni, da lì sviluppare la propria campagna adv multicanale.

3. Strategicità, un confronto su cosa succede e cosa dovrebbe succedere
Abbiamo parlato soprattutto di strategia. Spesso si punta sull’acquisizione, ma si dimenticano molte altre parti del funnel. Dove va applicata una strategia multicanale? Dipende su che parte del funnel vai a lavorare. Il famoso funnel dei pirati: AARRR.
- Acquisition, butti dentro traffico, acquisisci contatti, è dove becchi “registrati”, “scarica lo sconto”
- Activation, letteralmente “attivi” il tuo pubblico, “hai il 10% di sconto se fai questo”
- Monetizzazione, “spendi l’offerta”
- Retention, è la parte in cui arricchisci l’offerta, “compralo nuovamente”
- Referral, è il riconoscimento “consiglialo a un tuo amico”
Attenzione: soprattutto se ho pochi dati, partono pressoché in contemporanea, uno con l’altro. Devo capire quale parte va e quale no, devo “mangiarmi” i dati da subito.
4. Praticità e niente fuffa
Non ci sono stati discorsi teorici, ma siamo andati sempre dritti al punto. Per esempio: tutto bello ma serve una nomenclatura per la tua campagna multipiattaforma per non fare confusione.
Per esempio io la faccio così: nome progetto – tipologia di campagna – punto del funnel AARRR – angolo di comunicazione su cui voglio puntare. Di base il mio consiglio è sempre e comunque: scrivere tutto. Oltre sorgente-mezzo, io mi segno tutto (a mano dove non è automatico). Perché ti aiuta nell’operatività e per le mie prossime analisi.
Ma ancora, chi è il mio target? E non si tratta di frasi fatte: ci sono questioni di gusti, quantità e tempistiche da analizzare. Bisogna capire che domanda sto intercettando, quanto ampio sarà il mio target e soprattutto quanto tempo devo stare dietro agli utenti (es nel campo ortofrutticolo dopo un certo periodo non va più bene puntare a determinati utenti, avranno trovato altro).
5. Positività, quello che fa bene al cuore (e al cervello)
Al Club del Sole Digital Hub ho trovato menti attive e domande acute. Soprattutto ho trovato la bellezza di domande costruttive, confronti e scambi che arricchiscono, come piace a me!